altimetria
planimetria
info tecniche
Tappa di montagna caratterizzata da pochi tratti pianeggianti. Appena partiti si scalano le pendici del Monte Sirente con una serie di salite (intervallate da brevi discese) che terminano a Campo Felice dopo circa 50 km. Discesa su L’Aquila dove la strada in lieve, ma continua salita porta a Montereale. Si affronta quindi la salita di Croce Abbio (versante ovest del Passo delle Capannelle che però non si raggiunge) dove inizia una lunga discesa di quasi 30 km che porta ai piedi della salita finale. Discesa caratterizzata da molte curve e due lunghe e ben illuminate gallerie. Ultimi 14 km totalmente in salita verso la stazione sciistica.
Ultimi km
Salita finale è lunga 14.5 km al 7% di media con punte fino al 12%. Conta 22 tornanti e presenta le maggiori pendenze nella prima parte con punte durante l’attraversamento di Pietracamela dove è lo sprint intermedio. Ultimi tre chilometri al 7%. Rettilineo d’arrivo di circa 300 m su fondo asfaltato, arrivo largo 6 m.
partenza / arrivo
dettaglio salite
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
PRATOLA PELIGNA
Panoramica
Il primo documento in cui compare il nome di Pratola (“in loco Pratulae”) è un contratto agrario del 997- Dal 1863, per Regio Decreto, il paese ha assunto il nome di Pratola Peligna.
Il 9 gennaio 2006 al comune di Pratola è stata conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia di Bronzo al Merito Civile
Gastronomia
I “fagioli di Pratola”, “poverelli” e “cannellini”,
“le sette minestre”, e scrippelle.
la “sagna riccia con la ricotta e ragù di agnello.
“le pizzelle”, i “ceci ripieni” (con ripieno di passata di ceci, mosto cotto, cioccolato e canditi) e la “pizza” “di Carnevale” e “di Pasqua”.
Vino e Bevande
A Pratola ci sono importanti aziende vinicole e cittadini che producono vini di qualità. Tra questi meritano menzione vini come il Montepulciano d’Abruzzo, il Cerasuolo ed il Trebbiano.
Punti d'interesse
Borgo medievale detto “dentro la terra”
Santuario della Madonna della Libera
Chiesa di San Pietro Celestino
Chiese di Santa Maria della Pietà e della Madonna delle Grazie
Chiesa di San Rocco
Palazzo Colella Santoro
Il “Museo della Civiltà Contadina” (ambienti del “Vecchio Mulino” dei Celestini).
il cinema teatro D’Andrea.
PRATI DI TIVO
Panoramica
Prati di Tivo è una località turistica del comune di Pietracamela (Teramo) situata a 1450 m. di altitudine, posta alle falde del Gran Sasso d’Italia, che con i suoi 2.912 metri è la cima più alta degli Appennini. Immersa nei boschi di faggio e di aschiero, costituisce un paesaggio naturalistico tra i più affascinanti d’Abruzzo, caratterizzato da una flora molto ricca e varia con anemoni, genziane, orchidee e primule.
Prati di Tivo è una stazione turistica meta di turisti e sportivi durante tutto l’arco dell’anno, in quanto offre ai propri visitatori servizi stagionali mirati e diversificati che fanno da cornice ad una considerevole ricettività alberghiera. E’ il più importante sito degli Appenini dove praticare l’arrampicata, d’inverno e d’estate, è dotato di centinaia di chilometri di sentieri dove effettuare trekking per tutti i livelli di difficoltà. Nella stagione invernale è meta degli appassionati dello sci su pista e sci alpinismo, ed offre la possibilità di fare emozionanti ciaspolate nel meraviglioso Bosco vetusto dell’Aschiero, dove sono presenti giganti faggi secolari. Da Prati di Tivo è possibile raggiungere il Rifugio alpino Carlo Franchetti, posizionato a 2.433 metri tra le maestose cime del Corno Grande e del Corno Piccolo ed in prossimità del Ghiacciaio del Calderone, il ghiacciaio più meridionale d’Europa.
Gastronomia
Il piatto principe della tradizione gastronomica di Pietracamela sono i Ravioli “pretaroli”. Ravioli con ripieno di carne mista (vitello, maiale) amalgamato con patate lesse, pangrattato e formaggio grattugiato, conditi con ragù di carne e pecorino grattugiato.
L’antica tradizione dell’allevamento ovino, tuttora praticato alle falde del Gran Sasso d’Italia, garantisce ottime materie prime per grigliate di carne autoctona e per la degustazione di prelibati formaggi pecorini.
I meravigliosi boschi che avvolgono Pietracamela sino alle pendici della catena del Gran Sasso d’Italia sono ricchi di eccellenti tipologie di funghi, tra i quali i porcini che vengono utilizzati per la preparazione di diverse pietanze.
Altro prodotto tipico locale è la Castagna di Intermesoli, che oltre alla classica degustazione a “caldarroste” è materia prima per la preparazione di dolci e confetture.
Punti d'interesse
Pietracamela è un borgo antichissimo chiamato nell’antichità Pietra Cameria, o più semplicemente Preta, sorge in prossimità del corso di Rio Arno a 1.005 m di altitudine. Il Centro, arroccato su di una pendice montana e sormontato da un roccione incombente, ha considerevole fattura antica ed è costituito da edifici elevati con ciottoli e pietre unite da legante che caratterizzano gli stretti vicoli sormontati da piccoli balconi che si affacciano su terrazze-belvedere e dominano da un lato la catena montuosa del Gran Sasso ed a valle il vasto panorama della provincia di Teramo.
Entrando nelle piccole viuzze del borgo tra le case in pietra si incontra la chiesa più antica di San Giovanni Battista, edificata nel 1432 all’interno della quale vi è un bellissimo ed enorme meccanismo di orologio a pesi del 1700. Proseguendo per le viuzze si incontra la Chiesa di S. Rocco del 1530, dedicata al santo nella pestilenza che in quel periodo imperversava su tutta la penisola, con un semplice altare con la statua lignea del santo con cagnolino. All’inizio del centro è situata l’imponente Chiesa di San Leucio, santo protettore di Pietracamela.
Le peculiarità di Pietracamela sono senza dubbio le pitture rupestri del maestro Guido Montauti (1918-1979) originario di Pietracamela ed artista di fama internazionale, dipinte sul costone di roccia che sovrasta il paese. Un museo a cielo aperto, meta di visitatori in tutti i periodi dell’anno.
Pietracamela è famosa nel mondo dell’Alpinismo italiano, in quanto ha visto nascere ed è tuttora sede dell’associazione alpinistica più longeva d’Italia gli “Aquilotti del Gran Sasso – Alpinisti di Pietracamela” che ha compiuto i 100 anni di attività nel 2023. In onore dei tanti valorosi alpinisti che hanno aperto tutte le vie di arrampicata sulla catena del Gran Sasso d’Italia, e che hanno portato nel mondo il nome di Pietracamela, è stato inaugurato il 29 dicembre 2023 un monumento con una statua bronzea in occasione del centenario della fondazione della Associazione, posizionata nella centrale Piazza degli Eroi.
A poca distanza da Pietracamela si trova la frazione di Intermesoli, che vanta anch’essa antica origine e, tra Medioevo e Rinascimento, è stato un centro molto popolato grazie alla lavorazione delle lane ed alle attività boschive.