Il Giro d’Abruzzo 2024 entra nel vivo nella seconda tappa, da Alanno a Magliano de’ Marsi per 162 km. Si parte dalla zona del Parco Nazionale della Maiella, da Alanno, che si trova tra il fiume Pescara e il torrente Cigno. Il suo centro storico si sviluppa in cima ad una collina ed è tipicamente medievale, caratterizzato da tre poderose torri, due quadrate e una rotonda, e una ragnatela di piccole strade, le cosiddette “rue”.
I corridori scaleranno in partenza il Monte Urano, una salita non lunghissima (poco meno di 5 km) ma dura, con pendenze sempre costanti intorno al 9-10%. Si continuerà poi a salire verso la più blanda Forca Caruso, per poi entrare, dopo la discesa, nella piana del Fucino dove i successivi 60 km sono praticamente privi di dislivello.
La corsa tornerà ad infiammarsi negli ultimi 27 km, che possono aprirsi a diversi scenari. Da Celano si sale verso Santa Iona e poi Forme, per un asperità che non presenta pendenze impossibili ma che è piuttosto lunga e probabilmente taglierà fuori i velocisti più puri, stuzzicando magari la fantasia di qualche attaccante. Gli ultimi 12 km sono praticamente tutti in discesa, fino all’arrivo di Magliano de’ Marsi, dove potrebbe esserci una volata ristretta o, magari, l’azione di qualche finisseur.
Il ciclismo, come sempre, si accompagna a storia, tradizione e paesaggi. Per chi ha voglia di venire a vedersi l’arrivo di tappa, può approfittarne per fare del sano turismo: il territorio del borgo di Magliano dei Marsi è attraversato dal fiume Salto e si trova ai piedi del massiccio del Monte Velino, avvolto da una natura selvaggia. Nei pressi del borgo, inoltre, si trova uno dei più importanti siti archeologici d’Italia, Alba Fucens.